Prot.
n° 31/2012/ A.I.E.A. VBA
Matera,
lì 29 novembre 2012
Ministero del Lavoro e
delle Politiche Sociali
c.a. Ministro Enza FORNERO
c/o Capo Ufficio Stampa
dott. Filippo VECCHIO
Via V. Veneto, 56
00187 – ROMA
Oggetto:
documento integrativo alla Conferenza Governativa di
Venezia
A seguito dell'incontro in sede
privata con il Ministro FORNERO tenutosi a margine
del suo intervento ufficiale durante la Seconda
Conferenza Governativa del 23 novembre 2012, come da
Lei indicato si trasmette il documento elaborato dal
Coordinamento Nazionale delle Associazioni e dei
Movimenti Vittime dell'Amianto.
Nella elaborazione del Piano
Nazionale Amianto, oltre alla tematica tecnica
sanitaria ed ambientale sviluppata durante la
Conferenza di Venezia, per quanto nei suoi poteri,
si Chiede debita considerazione sulle argomentazioni
esposte nel documento al fine di eliminare le
ingiustizie riguardanti i lavoratori ex esposti,
esposti ed i loro familiari.
Inoltre, si Chiede di farsi partecipe
presso il Ministro della Giustizia affinché venga
costituita una specifica Commissione sull'argomento
Giustizia, poiché riteniamo che nulla possa mirare a
dire parole di verità se si omettesse di prendere
atto, in premessa, delle enormi responsabilità
politiche che hanno determinato l'Emergenza
Nazionale Amianto.
Con osservanza,
Mario Murgia
Articolo
Fonte: AdnKronos
Amianto: critiche le associazioni
sulla Conferenza governativa nazionale
"Siamo contenti che
ci sia stata la conferenza e che le associazioni
abbiano potuto esprimersi, anche se forzando un po'
la mano, ma in concreto non c'è stata chiarezza
rispetto a ciò che si farà"
Dal
22 al 24 novembre si è tenuta a Venezia la
Conferenza governativa nazionale sull’Amianto. Le
associazioni e i comitati coinvolti da un lato hanno
apprezzato che finalmente si sia giunti a realizzare
la conferenza, che non veniva più svolta dal 1999,
dall’altra si sono dette deluse di una mancata
approvazione di un Piano nazionale amianto. Ora,
dopo che l’approvazione del Piano era stata
rimandata a questo Natale, e dopo che si era
vociferato che l’ultimazione della stesura sarà
rinviata a gennaio, le associazioni e comitati
temono che si rimandi tutto alla nuova legislatura e
perciò si raccolgono in coordinamento e preparano
“un documento che racchiude tutte le richieste dal
punto di vista sanitario, ambientale, risarcitorio e
della giustizia”.
Fulvio Aurora,
presidente dell’associazione italiana esposti
amianto ha dichiarato all’AdnKronos: ”Siamo contenti
che ci sia stata la conferenza e che le associazioni
abbiano potuto esprimersi, anche se forzando un po’
la mano, ma in concreto non c’è stata chiarezza
rispetto a ciò che si farà”, spiega Aurora. Il
timore è che l’annunciata bozza del Piano nazionale
slitti, finendo per essere rinviata alla prossima
legislatura. “A Venezia il ministro Balduzzi, che
più degli altri ha voluto la conferenza, ha
dichiarato che il Piano nazionale sarebbe stato
presentato entro Natale, ma già circolano notizie su
un possibile rimando a gennaio, e con le elezioni in
vista si rischia così di rimandare tutto alla
prossima legislatura”, spiega Aurora.
Comitati e
associazioni avevano chiesto che la bozza del piano
fosse disponibile già a Venezia. “Volevamo poter
annunciare un protocollo uniformato sulla
sorveglianza sanitaria per le Regioni, a partire dal
1 gennaio 2013, secondo le indicazioni contenute
nella bozza del Piano, insieme con i limiti delle
discariche e dei processi di inertizzazione
dell’amianto, aspetti che invece non sono stati
dibattuti”, dichiara. Inoltre, nell’ambito delle
giornate veneziane, “il senatore Casson e il
Procuratore Raffaele Guariniello hanno affrontato i
problemi relativi alla giustizia. La proposta era di
istituire una procura generale nazionale per la
salute e la sicurezza sul lavoro, proposta che però
non è stata discussa da nessuno”.
Anche il Ministro
Fornero ha ricevuto delle critiche sul suo operato:
“Dal ministro Fornero, oltre a parole di solidarietà
umana, ci saremmo aspettati una dichiarazione che
chiarisse la posizione degli ex esposti
ripristinando quei ‘benefici’ previdenziali
vanificati dall’aumento dell’età pensionabile
stabilito dalla riforma che porta il suo nome,
vanificando così, lo spirito della legge 257 del
1992″. Sulle bonifiche “ci aspettavamo almeno una
prima risposta sui siti da bonificare
prioritariamente con i relativi finanziamenti”.
Positivo, invece, il
giudizio su “l’impegno preso dal ministro Balduzzi
di prendere in considerazione le proposte delle
associazioni e dei comitati sul Piano”. |