Il seguente testo è tratto da
Miglionico. Il territorio e la sua storia
CHIESA
DELLA MADONNA DEL CARMINE (O PURGATORIO)
L’Edificio sacro è una costruzione di modeste dimensioni, ad un’unica navata.
Esternamente si presenta, in facciata, con marcate cornici a spioventi e
finestre ed è fiancheggiata da un poderoso campanile riconvertito in torre
civica con orologio. Sull’altare centrale vi è un olio su tela della Madonna,
Santi e le anime purganti, mentre sull’altare laterale vi è la statua di San
Rocco.
CHIESA DI SANT’ANGELO
Ubicata nel Rione che prende ad essa il nome, era probabilmente la cappella del
fortino all’altra punta dell’abitato, quando questo divenne residenza nobiliare
prima dei De Novellis e poi quella dei Corleto.
Per le ridotte dimensioni, sembra più un sacello, con una piccola vela
campanaria che snellisce e toglie monotonia alla regolare facciata. Proprio in
questo luogo veniva affidato alle puerpere, che vi si recavano per la
preparazione al rito matrimoniale, la statuina del ”Bambino della vita” che le
proteggeva e guidava con l’intercessione di San Michele Arcangelo e della
veneratissima Sant’Anna.
CHIESA
DELLA MATER DOMINI (XIV)
La chiesa Mater Domini è chiamata così perché nella struttura si venera
un’antichissima immagine della Vergine Madre col bambino ritenuta una preziosa
pittura greca. Intitolata inizialmente a San Nicola dei latini, la Chiesa a
Croce greca, subì trasformazione nel XVI. Dell’edificio primitivo resta un
piccolo ambiente con volte a botte in pietra viva, risalente al XII secolo. La
Chiesa fu demolita nel 1922, in seguito ad un crollo che la rovinò
irrimediabilmente. Nel crollo l’icona tardo-bizantina, dipinta su lastra di
tufo, fu salvata dallo zelo di una Pia donna che la portò in casa sua, dove
ancora si trova. |