Miglionico.
Nessuna alleanza politica per il locale partito di
Rifondazione Comunista in vista dell’appuntamento
elettorale di primavera (6 e 7 giugno), quando, nella
comunità, si voterà anche per il rinnovo del Consiglio
comunale e per eleggere il nuovo Sindaco. La decisione,
in tal senso, è stata presa dal direttivo sezionale
cittadino che, in una nota, dichiara, tra l’altro, che
“noi di RC siamo stati contattati da varie forze
politiche, anche da alcune dalle quali non ce lo saremmo
mai aspettati, se non altro per la distanza politica che
ci divide. Abbiamo deciso di non entrare in nessuna
coalizione e di portare avanti un progetto autonomo,
lasciando la porta aperta a tutti quei cittadini che
volessero aderirvi in maniera attiva”. In pratica,
l’obiettivo che si vuol perseguire è quello di
convincere i cittadini miglionichesi ad “uscire da una
logica di scambio o clientelismo che ancora caratterizza
molti partiti a livello locale”. Poi, si chiarisce che
non si vuole raggiungere l’intento di “formare a tutti i
costi una lista, ma di individuare dei principi politici
e delle direttive cardine su cui poggiare la nostra
linea politica futura. Molto probabilmente, anche per
queste elezioni, ci troveremo di fronte alle solite
operazioni di facciata ed a candidature finte che ci
daranno l’illusione di un certo rinnovamento: in parole
povere, cercheranno, ancora una volta, di prenderci in
giro, inserendo nelle liste qualche nome nuovo, ma
lasciando tutto in mano ai soliti “burattinai”, gli
stessi che amministrano da vent’anni con risultati
disastrosi”. Infine, nel fare una disamina della vita
amministrativa e politica più recente, si puntualizza
che “nei cinque anni dell’amministrazione Borelli
(sindaco di Forza Italia) nessuna delle forze politiche
presenti in Consiglio comunale ha mantenuto una sola
delle promesse fatte: né la maggioranza (centrodestra),
dalla quale non ci potevamo aspettare di meglio, né la
minoranza (centrosinistra), che si è trasformata sempre
più in una “opposizione ombra” di una “Amministrazione
fantasma”. Giacomo Amati |