Miglionico.
Clima da “guerra fredda” in seno al Consiglio comunale: per il gruppo
consiliare di minoranza del Partito democratico, il Comune è nel “tunnel
della crisi economica”. Diverso il parere del sindaco Vincenzo Borelli, per
il quale l’alienazione di alcuni beni immobili del patrimonio comunale
rappresenta un’operazione economica saggia, utile a dare ossigeno alle
finanze comunali. “Il rischio del dissesto finanziario del Comune è reale”,
controbatte Angelo Buono, segretario cittadino del Pd, che, in una lettera
aperta inviata al sindaco, rilancia “l’allarme rosso” e prefigura “il
pericolo di una deriva dei conti del Comune. La mala gestione dell’Ente, si
osserva nella nota, è stata continua e consapevole. Nulla è stato fatto nel
bene del paese e i problemi veri sono stati volutamente evitati”. Poi, al
primo cittadino viene rimproverata l’abitudine a contrarre mutui per
“realizzare sogni personali e non obiettivi condivisi dalla comunità.
Abbiamo detto sin dall’inizio che il mutuo per impiantare l’erba naturale al
campo sportivo era un azzardo che non potevamo permetterci e oggi, caro
sindaco, hai il coraggio di chiederci di vendere le proprietà comunali.
Quello che ci preoccupa maggiormente è che non stai rimediando al danno
fatto al paese. La soluzione di svendere il patrimonio serve solo a mettere
una pezza, per i prossime tre mesi, al tuo disastro. Non risolve nulla. Nel
prossimo bilancio, il Comune partirà con un “buco” di svariate migliaia di
euro e, per di più, aumenteranno notevolmente i costi delle rate dei nuovi
mutui. Solo un commissario può garantire che il bilancio comunale venga
risanato correttamente, senza trucchi o inganni”. Da parte sua, il sindaco
Borelli parte al contrattacco e precisa che “nella sede competente
dell’assemblea cittadina dimostrerò che le esternazioni dell’opposizione
sono solo delle calunnie che non fanno altro che buttare fango sull’immagine
del nostro paese. L’obiettivo, puntualizza, è uno solo: eliminare i mutui
ereditati dalla precedente Amministrazione comunale di centrosinistra.
Debiti che pesano come un macigno sulle casse comunali. Per farlo non
andremo a svendere i “gioielli di famiglia”, ma saranno venduti soltanto
quei beni patrimoniali, terreni e fabbricati, stimati improduttivi, cioè che
non danno alcun reddito al Comune”. Giacomo Amati |