Miglionico.
Da avversari politici ad amici: due ex consiglieri regionali, Giuseppe
Pace e Mario Spada, due leaders carismatici nei rispettivi
partiti d’appartenenza (del Pci, il primo; della Dc, il secondo),
protagonisti appassionati e leali di numerose “battaglie” politiche negli
anni passati. I Bartali e Coppi della politica locale. Oggi, l’evoluzione di
un rapporto che supera l’invisibile barriera ideologica e partitica.
Pace, vice presidente del Consiglio regionale,
nel corso della prima legislatura, nonchè ex sindaco di Miglionico negli
anni Sessanta, con una lettera inviata al sindaco di Miglionico,
Vincenzo Borelli, ritiene che “sia tempo di pensare alla possibilità di
intestare a Mario Spada una via del nostro paese per ricordare al meglio la
sua figura professionale, culturale e politica, molto nota soprattutto a
Miglionico, come
noto fu il suo impegno nelle istituzioni a diversi livelli”. La mappa
toponomastica del paese, insomma, andrebbe arricchita col nome di Mario
Spada, deceduto nel 2003, all’età di 79 anni. Egli fu deputato regionale
durante la prima legislatura (1970/75). Per quarant’anni insegnante
elementare; per un decennio ricoprì la carica di presidente provinciale dei
maestri cattolici; fu anche componente nazionale del Consiglio superiore
(organo consultivo) del ministero della Pubblica Istruzione. Ma la sua
grande passione di sempre fu costituita dall’attività politica: per oltre
dieci anni fu amministratore comunale (1950/60) a Miglionico, ove, per un
anno, fu anche commissario prefettizio. Con l’elezione a consigliere
regionale, arrivò anche la carica ad assessore regionale alla Cultura. Più
volte segretario cittadino nella Dc locale, negli ultimi anni aderì al Ppi.
Da qui l’iniziativa di Pace: figlia di un’idea alta di politica, ricca di
valenza etica, fondata sul principio-cardine del rispetto dell’altro, che
può contribuire a far crescere la comunità, rendendola più comunità. (Gia.
ama) |