Miglionico.
Imperfetto, ma imbattuto e nei quartieri alti della classifica. Costretto a
giocare in inferiorità numerica, sin dai primi minuti, per l’espulsione di
Alessandro Fontana, il Miglionico, grazie ad una giudiziosa condotta di gara
e ad una grande prova di carattere, ha portato a casa un prezioso e meritato
pareggio (1-1) nella gara casalinga contro la Santarcangiolese. La squadra
di mister Michele Paterino non ha potuto esprimersi al meglio delle sue
possibilità tecniche: sotto di un gol, subito per una disattenzione
difensiva e con un giocatore in meno, ha avuto il merito di saper
capitalizzare al massimo l’unica occasione da gol che è riuscita a
procurarsi. Ancora una volta, è stata la sua “punta di diamante”, il
capitano Francesco Tataranni, il “principe del gol” a regalare al Miglionico
un risultato positivo, trasformando in gol, con la consueta bravura, un
calcio di punizione: imparabile il suo tiro al “laser” che ha infilato il
pallone proprio all’incrocio dei pali. “Per come si era messa la partita-
osserva Tataranni- non si poteva fare molto di più. In occasione
dell’espulsione di Fontana, siamo stati penalizzati da una decisione
arbitrale che è stata eccessiva ed affrettata rispetto a un fallo di gioco
fortuito”. Da elogiare la prova di forza e di compattezza espressa dai
miglionichesi che, pur in condizioni di difficoltà, hanno avuto la capacità
di non abbattersi, evidenziando non solo un ammirevole spirito di
sacrificio, ma anche abilità tattica, soffocando sul nascere la manovra
offensiva degli avversari, col raddoppio sistematico della marcatura dei
loro attaccanti. La classe di Tataranni ha fatto il resto: come “Re Mida”,
il capitano ha trasformato in oro, cioè in gol, un calcio di punizione con
un tiro “telecomandato”, in stile Maradona. Una magia. |