Miglionico.
Punito
oltre i
suoi reali demeriti, il Miglionico è tornato con l’amaro in bocca
dalla trasferta di Viggiano, ove ha subito una onorevole sconfitta
(1-0), senza arrendersi mai. «Il pareggio - osserva il direttore
sportivo
Michelange loPiccinni
- sarebbe stato il risultato
più giusto :
avrebbe rispecchiato meglio l’andamento equilibrato della gara che è
stata decisa da un gol imparabile siglato nell’unica occasione da
rete creata dai nostri avversari nell’arco dei novanta minuti». Cosa
è mancato al Miglionico? «Abbiamo giocato a testa alta, puntualizza
il dirigente, utilizzando tutte le carte a nostra disposizione, ma
non é bastato. Si é fatta sentire la solita difficoltà che
incontriamo nel concretizzare in gol il gioco che riusciamo a
produrre». C'é poco da rimproverarsi? «È un periodo nero: ci va
tutto storto -, conclude Piccinni -. Sotto il profilo del gioco, pur
non disputando una partita brillante, ci siamo espressi con saggezza
e non siamo stati inferiori ai nostri avversari». In altri termini,
alla squadra del presidente
Dino Battilomo
non
é
mancata la capacità di creare buone trame di gioco, ma solo il
cinismo e la giusta determinazione sotto porta. Si tratta di una
lacuna che sta penalizzando al massimo il rendimento dei
miglionichesi che non vincono da due mesi e sono stati
inesorabilmente risucchiati nella zona bassa della classifica. La
disamina tecnica della sfida col Viggiano ci dice che il collettivo
di mister
Michele Paterino
é
riuscito a
trovare le contromisure per contrastare il gioco dei locali,
privilegiando le azioni incontropiede, senza conquistarsi, gli
sbocchi decisivi neppure nelle conclusioni dalla lunga distanza. Al
tecnico materano il difficile compito di escogitare le mosse
tattiche più opportune per restituire incisività all’at - tacco,
magari rendendolo più arrembante, veloce e aggressivoper conseguire
risultati più rassicuranti. |