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Nativo di Grassano, gestisce vicino Brema due ristoranti italiani
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La
Gazzetta del Mezzogiorno |
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Miglionico.
Dieta mediterranea, cibi genuini e prodotti tipici della gastronomia
lucana: sono gli elementi cardine dell’attività di ristorazione
dello chef italiano, Antonio Priano, nato a Grassano, il quale,
emigrato in Germania negli anni Sessanta, nella città di Oldenburg,
a 20 chilometri da Brema, vi gestisce due ristoranti, “Mamma mia” e
“New Jork-New Jork” di sua proprietà. È qui che da quarant'anni,
ormai, sventola il tricolore: è la bandiera italiana, simbolo
dell’identità nazionale. Selezionato il personale di servizio,
costituito da una quarantina di dipendenti, di cui , una trentina è
di origine lucana: in gran parte miglionichesi e grassanesi, per la
verità. «Tra i tanti meriti del signor Priano - spiega il
miglionichese Enzo Postiglione che in questi due locali vi ha
lavorato negli Anni Settanta, dove, nei giorni scorsi, è ritornato
per trascorrervi una breve vacanza - ne spicca uno: è quello di aver
aperto la porta a tanti giovani emigranti lucani in cerca di una
prima occupazione. Grazie alla straordinaria generosità di questo
grande uomo - puntualizza Postiglione -parecchi miglionichesi hanno
avuto l’opportunità di trovarvi una sistemazione lavorativa duratura
e di costruirsi un futuro». Vicino a Oldenburg, a pochi chilometri di distanza, a Delmenhorst, vi è un altro ristorante italiano: è gestito da uno chef pugliese, il brindisino Vito Mandurino che, avvalendosi della preziosa collaborazione del cuoco Donato Gramigna, originario di Grassano, esalta la tradizione della gastronomia lucana. Anche qui è possibile gustare prodotti tipici nostrani e pietanze pugliesi e materane, con l’utilizzo di pasta, salumi, formaggi, olio di oliva e vino provenienti dai paesi del Materano. Rigorosamente lucane sono anche le salse , le confetture di pomodori e i prodotti conservati in salamoia o sott'olio di oliva: la giardiniera, le melanzane e altre confetture a base di verdura (fagiolini, zucchine, carciofini e cipolline). In pratica, utilizzando anche i legumi, i conservati, i surgelati e i prodotti di verdura destagionalizzati, in questi tre ristoranti è possibile gustare tanti cibi lucani e raffinate prelibatezze ricche di aromi. «Gli italiani che vi capitano - conclude Postiglione - si trovano subito a loro agio; hanno la percezione di vivere in un ambiente familiare, ospitale al massimo; la cucina speciale, ricca di pietanze nostrane contribuisce a far rivivere, insieme alle tradi-zioni gastronomiche lucane, tanti valori italiani, facendo vibrare sentimenti ed emozioni mai sopiti per il legame forte che si prova nei confronti della propria terra d’origine». |
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