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GIOVANNI CASERTA |
LA
RICORRENZA. Lo storico Giovanni Caserta festeggia
il fondatore del Ciacp |
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Il Quotidiano della
Basilicata |
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Matera. Compie 80 anni Giuseppe Pace, instancabile militante politico, cui la nostra città, la nostra regione e soprattutto i piccoli Comuni molto debbono. Nato a Miglionico da povera famiglia il 28 ottobre 1928, in tempi difficili, quando iscriversi al Partito Comunista Italiano significava farsi discriminare, se non perseguitare, condusse battaglie politiche e sindacali nel suo piccolo paese, di cui diventava giovanissimo sindaco. Il contatto con la gente e gli impegni amministrativi lo convinsero che un conto è stare in piazza a protestare, un conto è stare sul Comune ad amministrare. Ciò lo indusse ad evitare qualunque forma di estremismo e dogmatismo, pur senza mai dimenticare le istanze che venivano dal basso. Del resto, politica si fa, o almeno si faceva, per dare una risposta alla strada, si vuol dire alla gente comune delle casalinghe, dei disoccupati, dei giovani e dei pensionati, cioè dei più deboli. Collocandosi in questa ottica di saggia moderazione e di sano realismo, nella convinzione che il buon senso vale più del senso comune, Pace toccò il massimo del suo successo personale come militante politico, quando fu eletto segretario della Federazione del Partito Comunista di Matera. In ciò ebbe il sostegno di un maestro di vita e di pensiero, cui fece sempre riferimento: quel Giorgio Amendola - Giorgione - che, negli anni del dopoguerra, organizzò le lotte per la terra in Basilicata e per molti anni fu responsabile regionale del partito. Di Amendola, recentemente, Pace ha voluto la pubblicazione di un illuminante discorso tenuto a Matera nel 1965, e da lui religiosamente conservato fra le sue carte segrete. Nel 1970 Giuseppe Pace diventava consigliere regionale e, quindi, vicepresidente del Consiglio, entrando nel gruppo dei fondatori della Regione, cui fu dato uno dei più illuminati e saggi statuti. Lasciata la militanza attiva nel partito, colpito nella sua sensibilità di convinto socialista (ma anche comunista), ha seguito negli anni, con malinconia, le evoluzioni ed involuzioni del suo Pci, sulla cui democraticità non ebbe mai dubbi. Gli spiacevano le inclinazioni verso quel liberismo che oggi accusa tutti i suoi limiti e danni, inducendo alla conversione anche i teorici più dogmatici di esso. Undici anni fa, impressionato dal silenzio politico che avvolgeva la città di Matera, ma anche la Regione, Pace radunò alcuni amici, di diversa provenienza politica, ma tutti ugualmente preoccupati della democrazia e della giustizia da garantire alla nostre popolazioni. Fondò il Ciacp (Centro di Iniziativa e Analisi Culturale e Politica), di cui fu Presidente e animatore e che, da sinistra, fu voce critica e spesso scomoda. Col Ciacp, Pace, insieme ai suoi collaboratori, condusse battaglie decise per la difesa della Costituzione nei referendum, contro lottizzazione e il clientelismo, in difesa dei piccoli Comuni, contro il federalismo fiscale e gli attentati della Lega, registrando due importanti iniziative editoriali con la pubblicazione del discorso di Amendola del 1965 e con la pubblicazione di gran parte dei discorsi tenuti alla Camera, in quindici anni di impegno instancabile, dall'on. Michele Bianco, anch'egli di Miglionico, cui si deve, fra le numerose e benemerite iniziative, la prima proposta di legge per il risanamento dei Sassi. L'ultimo intervento di Pace, appena dei giorni scorsi, registra la proposta di una legge regionale che disciplini l'estrazione del petrolio in regione. Di Giuseppe Pace, insomma c'è ancora bisogno. E' per questo che oggi, in un momento difficile per la sua salute, gli inviamo i più affettuosi auguri di pronta guarigione e di ripresa della lotta ideale per un mondo, per una Lucania e per una Matera diversa. | |||||||||||||||
Created by Antonio Labriola - 10 Luglio 1999 - Via Francesco Conte, 9 - 75100 Matera - Tel. 0835 310375 |
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