Miglionico
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Michele
Piccinni ricorda il passaggio dei
Turchi per Miglionico con un foglio
illustrativo diffuso da alcuni giorni.
L'oggetto promozionale delle storia e
delle opere presenti a Miglionico curato
dalla giovane guida, realizzata con il
patrocinio del Comune di Miglionico, fra
le cose più importanti serve a ricordare
che i Turchi, “consideravano le Crociate
come un sopruso compiuto nelle terre che
avevano conquistato”, e soprattutto “tra
le quali si ricorda Miglionico come
punto strategico dell'Italia
meridionale, conquistato e distrutto,
dove ancora oggi l'arcaico rione viene
chiamato Torchiano”. E sotto i resti
della chiesa Mater Domini (VI secolo),
che nel 1049 ovvero sotto Goffredo di
Buglione - cioè quando era il luogo
d'accesso al borgo - , esiste
addirittura un passaggio scavato nelle
viscere della terra che permetterebbe di
giungere fuori dall'attuale centro
abitato. Tante sono le preziosità di
Miglionico e non solamente il Cima da
Conegliano; vedi per esempio la cupola
templare della Basilica Pontificia di
Santa Maria Maggiore, ma ovviamente non
solo opere di questo religioso e non
solo di questo tipo. E Piccini aggiunge
un tassello al suo lavoro, grazie
all'aiuto di don Mario Spinello, ex
parroco miglionichese, che fornisce al
curatore del prodotto un'antica mappa di
Milliam (antico nome di Miglionico)
messa sul retro della realizzazione. Il
piccolo strumento di promozione
territoriale e di ricerca storica ha un
titolo emblematico, inoltre, “Miglionico:
Profumi e colori del Sud tra le antiche
vie del Borgo! E… il passaggio dei
Templari in Lucania”. Per la
primavera prossima, come fa sapere lo
stesso curatore della piccola brochure,
“sarà organizzato un convegno
dall'omonimo tema”e al quale saranno
chiamati a partecipare personalità in
grado di aggiungere contributi
importanti per una riflessione più ampia
sugli argomenti proposti. La diffusione
della brochure servirà quale ausilio,
dunque, per quel turismo non di massa a
disposizione di tanti paesi come momento
di uscita da esigenze impellenti. Le
sette fortificazioni miglionichesi, fra
i quali il Castello del Malconsiglio
(notissimo da secoli per la Congiura dei
Baroni).
Nunzio Festa |