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Michelangelo Ferrara |
Il vento ha reso
necessario l’intervento del Canadair. Allo studio il monitoraggio
satellitare degli incendi Fiamme inarrestabili a Miglionico In poche ore distrutti ventidue ettari di bosco e macchia |
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Il Quotidiano della
Basilicata |
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MIGLIONICO
- Non si arresta l’ondata di incendi che da settimane sta
devastando il Materano e l’intera Basilicata. Un vasto rogo,
certamente di origine colposa, essendosi sviluppato dalla
bruciatura delle stoppie, ha interessato nella mattinata di ieri
la località Monte Acuto in agro di Miglionico, dove
per domare le fiamme è dovuto intervenire un Canadair della
Protezione civile del Soup (Sala Operativa Regionale). Le fiamme
hanno interessato una vasta area boschiva e in poche ore sono
stati distrutti 10 ettari di bosco misto ad alto fusto e macchia
mediterranea e 12 ettari di pascolo cespuglioso, stoppie e terreno
incolto. Sul luogo sono intervenute squadre dei vigili del fuoco
del Comando di Matera, operai della provincia di Matera, volontari
di Legambiente, unità del Comando provinciale della Forestale di
Matera e gli uomini del comando stazione forestale di Pomarico,
Montescaglioso e Matera per un totale di 30 unità lavorative. La
zona impervia e il forte vento hanno ostacolato le operazioni di
spegnimento da terra, richiedendo l'intervento del mezzo aereo,
che ha eseguito 21 lanci per poter riportare l'incendio in una
condizione gestibile. Le fiamme sono divampate intorno alle 11 in
un'area incolta e cespugliosa, ma i roghi alimentati dal vento si
sono diretti verso un'area di imboschimento comunale e privato. Il
lavoro dei
forestali, si è protratto sino a tarda sera, per completare
l'attività di bonifica delle aree devastate dalle fiamme e avviare
le indagini per risalire all'origine dell'incendio, che con molta
probabilità è di natura dolosa. Intanto, per ridurre il rischio
incendi, la Provincia sta definendo la stipula di un protocollo di
intesa con il Centro di Geodesia Spaziale di Matera, per
l'utilizzo di tecnologie satellitari in grado di prevenire i
roghi. Le tecniche satellitari possono consentire il controllo del
territorio ogni 15 minuti e individuare l'incendio in pochi minuti
consentendo un rapido intervento delle unità operative. Le moderne
tecnologie satellitari potrebbero aiutare a fornire un allarme
tempestivo che consenta di attivare la macchina operativa
dell'antincendio più rapidamente e prima che l'incendio assuma
dimensioni tali da renderlo non più controllabile. Le tecniche di
avvistamento sono efficace se utilizzate con uno sforzo
organizzativo ed economico più grande, magari con un monitoraggio
a livello nazionale. Un grande vantaggio, rispetto alle tecniche
tradizionali di osservazione (avvistamento da postazioni fisse, da
aereo, più spesso da privati cittadini), dove i soccorsi partono
mediamente entro le prime due ore, più spesso entro un'ora dal
momento, stimato, del loro inizio e accelerare i tempi significa
contribuire a limitare i danni. Sicuramente le moderne tecnologie
satellitari non consentono di leggere nella mente malata di coloro
che per varie ragioni li appiccano, scegliendo spesso i luoghi
impervi, più difficilmente raggiungibili e caratterizzate da
giornate secche e vento-se, in modo da produrre il massimo danno
nel più breve tempo. Michelangelo Ferrara |
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