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3^B I.C. Miglionico |
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Giunti alla mostra, Padre Gianni, un comboniano, ci ha accolto con gioia e subito ci ha dato spiegazioni soffermandosi sul titolo “L’ALTRA AFRICA”, un’Africa non associata alla miseria, alla fame, alle guerre; ma un’Africa della gente comune che è fiera delle proprie radici e della propria cultura e che, nonostante mille difficoltà, trova ragioni di vita: è l’Africa della poesia, della danza, dell’arte e della musica. Ci ha fatto capire che usi, costumi e maschere sono la vera anima di quel continente.
Tra gli altri elementi
del linguaggio africano si distinguono senz’altro le maschere, e
servono per entrare in contatto Interessante è stato sapere che in queste zone non esiste un’età fissa per diventare adulti, ma ognuno può chiederlo quando si sente in grado di superare delle prove e soprattutto se è capace di ascoltare, infatti un proverbio africano dice: “Non si diventa saggi parlando ma ascoltando”. La mostra è stata un’ esperienza unica anche perché abbiamo conosciuto una nuova cultura, molto diversa dalla nostra e ne siamo rimasti affascinati come rimase Pablo Picasso all’inizio della sua carriera che riuscì a coniugare la cultura iberica con la cultura africana. Per questo grande artista le maschere non erano dei pezzi di scultura, ma oggetti magici, intercessori. Spesso si afferma che in Africa si vive male, ma i Comboniani hanno testimoniato che è la guerra che fa star male e che senza di essa tutti vivremmo meglio. Pertanto l’Africa ha bisogno di tutti per tornare ad essere “bella”; i più potenti, nel governare, dovrebbero seguire l’insegnamento di Gandhi: “Io e voi siamo una cosa sola, non posso farvi del male senza ferirmi”.
Con questa
esperienza abbiamo imparato che non esiste solo quella parte di
Africa povera che ci trasmettono in TV, ma c’è anche l’Africa che
lavora, produce, mantiene vive le tradizioni e vive in armonia con
la natura, c’è l’ ALTRA AFRICA
che si contrappone al nostro mondo tecnicizzato ed
individualistico!
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Created by Antonio Labriola - 10 Luglio 1999 - Via Francesco Conte, 9 - 75100 Matera - Tel. 0835 310375 |